Leggeva le vecchie cronache sportive con grande ammirazione; leggeva di Ascari, Taruffi e Villoresi, delle loro vittorie, della loro passione.
Lui, che in quella storia avrebbe voluto entrarci, si rese ben presto conto che non avrebbe mai potuto farlo. Quella fantastica storia era già passata, scivolata via saltando tra le lancette di un orologio che non sa tornare indietro.
Se in questo racconto vedete solo un’automobile rossa, lasciate stare e fermatevi qui non leggete oltre, non guardate perché non riuscirete mai a capire il coraggio, la dedizione, l’impegno, la velocità, il design.
Lui sapeva che in quel mondo, in quella storia, poteva entrarci solo in un modo: inventandola da capo.
Immaginò con tale forza il suo sogno, che riuscì a dargli forma. Il canto dei pistoni, le vibrazioni del motore, le chiazze di olio e l’odore della benzina. E tanto sognò che divenne pilota, e meccanico, e giudice di gara.
Corse la sua MILLE MIGLIA, tutta di un fiato e vinse su di una macchina giocattolo.
Vinse per tutti coloro che non avrebbero mai potuto vincere né partecipare. Guidando la Rossa, il Mito!
MILLE MIGLIA: fotografia con tecnica mista - Fondali dipinti dall'autore – Anno: 2020
Mua and Assistant: Valentina Monaco